III A Damiano Chiesa
E’ stata un’esperienza entusiasmante, per raccontarla cederei la parola a Tommaso, uno dei suoi protagonisti:
‘Mi chiamo Tommaso e frequento la III A della scuola Damiano Chiesa. Ieri siamo andati in gita alla Gelateria Rufus. Noi siamo in ventisei, perciò ci hanno diviso in due gruppi. Il primo è andato subito in laboratorio, io ero nel secondo, così ci siamo seduti nella stanza dove il gelato si vende. Laura, che poi è la moglie di Alfredo, ci ha spiegato che la gelateria Rufus è buona con l’ambiente perché cerca di inquinare il meno possibile, e questo lo fa in due modi:
- Usando per coppette e palette un materiale uguale identico alla plastica, ma in realtà viene dal mais e quando si butta, si distrugge dopo pochi mesi senza lasciare residui come fosse un torsolo di mela, ecco perché tutti i contenitori e palette di Rufus vanno gettati nel cestino dell’organico.
- Usando il più possibile frutta di stagione e ingredienti ‘a chilometri zero’, Laura ha usato proprio queste paroline, insegnandoci che è meglio scegliere sempre la frutta coltivata nella nostra città, così non si spreca benzina per trasportarli dall’altra parte dell’Italia. Poi il latte di Rufus non viene dal supermercato ma dalla mucchina! Alfredo lo va a prendere in una fattoria di Pisa con dei bidoni che ogni volta lava e riutilizza, così non deve buttare nessun contenitore!
Ma voi lo sapete perché Rufus si chiama così? Noi si! Ce lo ha detto Laura! E’ un gatto davvero! Bianco e rosso. È il loro gatto! Abbiamo visto le foto!!!
Poi ci hanno fatto indossare il camice e siamo andati noi in laboratorio! Abbiamo imparato come si fa il gelato perché ce lo ha insegnato Alfredo, che è bravissimo perché ha fatto La Scuola Italiana di Gelateria, che si trova a Perugia. E’ una scuola strana ma bella perché ci sono i banchi come in classe nostra, ma in più ci sono le macchine. Una si chiama MANTECATORE e noi lo abbiamo usato in laboratorio. Somiglia ad una lavatrice ed è bellissimo perché tu ci metti dentro il latte, lo zucchero, i pistacchi spezzettati e lui gira gira e fa la magia: dopo otto minuti esce il gelato al pistacchio. Però attenzione, ci ha detto Alfredo: la nostra lavatrice di casa NON fa il gelato!!!!! Quindi non ci dobbiamo mettere il latte e i pistacchi, ASSOLUTAMENTE NO!!! Meglio andare da Rufus, dove Alfredo il gelato al pistacchio lo fa proprio buono! Non è verde fosforescente come altri gelati al pistacchio che mi è capitato di mangiare, ma è verde chiaro perché NON CONTIENE COLORANTI, che sono sostanze che non ci fanno bene. E RUFUS NON NE USA MAI!!!! E si vede perché anche il gelato alla nocciola è marroncino chiaro, però profuma tantissimo ed è buonissimo!!
Poi io credevo che zucchero fosse uno solo, invece abbiamo scoperto che ci sono tanti tipi di zuccheri. Non solo, li abbiamo assaggiati tutti!
Dal meno dolce al più dolce (li ho segnati perché sono difficili!): maltodestrine, destrosio, saccarosio e fruttosio.
Poi siamo diventati gelatieri!!!abbiamo decorato degli stecchi a forma di faccia di gattino con nocciole, pistacchi e i pennellini tuffati nel cioccolato!!
Erano tutti belli, i nostri gattini, così prima di uscire Laura ci ha dato per premio una matita colorata (di legno, ecocompatibile!!!) con la zampetta di Rufus, con cui fare un disegno a Rufus e perfino un segnalibro con Rufus, io l’ho scelto blu perché è più da maschi, ma c’erano tutti i colori!! E la cosa più bella è che tornando a scuola abbiamo fatto merenda proprio col gattino che avevamo decorato!!! Che forte Rufus!!! Per forza abbiamo gridato tutti insieme: ‘per Rufus…hip hip…HURRA’!!!!!!’