Il 18 aprile da Rufus abbiamo realizzato un incontro sul tema dell’integrazione, che ha visto protagonisti i ragazzi della 2^ E, scuola media Mazzini. L’evento si è inserito nel ‘Gusto della vita’, la serie di iniziative culturali patrocinate dal Comune di Pisa, per le quali ci avvaliamo della preziosa collaborazione del poeta e scrittore Alessandro Scarpellini. I ragazzi stanno affrontando la tematica dell’integrazione studiando il fenomeno del colonialismo e noi, di concerto con la scuola, abbiamo ideato questa occasione didattica cultural degustativa, iniziata ascoltando la testimonianza di Fallou Diouf, 25 anni, proveniente da Dakar, in Senegal, che ha condiviso con i ragazzi la sua esperienza positiva di integrazione operosa. Infatti, rispondendo alle numerose domande dei ragazzi, Fallou ha raccontato la sua difficile scelta risalente a sette anni fa, appena diplomato: lasciare i suoi affetti e le sue radici per giungere in Italia, dandosi da fare studiando l’italiano in corsi serali e mantenendosi con lavori temporanei di giorno. Tra questi, a Marina di Pisa, dando aiuto nella cucina del ristorante La Riva, Fallou si è evidenziato per zelo e serietà, tanto che, successivamente, si è guadagnato, previa un’opportuna formazione professionale, un lavoro stagionale come bagnino presso lo stesso stabilimento balneare, quindi si è stabilito a Pisa. I ragazzi delle Tongiorgi, già sensibilizzati sul tema dell’accoglienza, grazie ai progetti antimafia che l’istituto affronta in continuità a partire dalle scuole elementari fino alla terza media, anche con viaggi a Palermo, non hanno faticato a riconoscere nel pregiudizio razziale e nella discriminazione etnica forme striscianti di mafia, gravi quanto il bullismo a scuola. Osservando scorrere sui media esodi drammatici, spesso tragici di immigrazione, i ragazzi erano curiosi in particolare di capire come si era svolto il viaggio, ma sono stati sollevati dal sapere che Fallou è arrivato in Italia in aereo, in modo dignitoso e regolare, potendo contare sull’aiuto del padre, che lavora in Italia ormai da trent’anni per garantire un futuro migliore alla sua famiglia in Senegal. Per quanto privilegiata, l’esperienza di Fallou è apparsa loro comunque estremamente impegnativa, soprattutto perché intanto Fallou otto mesi fa è diventato babbo di Bamba, un bambino sano e bellissimo, che cresce felice a Dakar con la sua mamma, in attesa di poter rivedere papà Fallou, che comunque sorride rassicurante, spiegando che avvalendosi di Skype e What’s app riesce ad apprezzare quotidianamente i progressi di suo figlio, perché la tecnologia accorcia tutte le distanze. E chi meglio dei ‘nativi digitali’ a cui parla può capirlo? E se qualcuno fosse rimasto un po’ di amaro in bocca, il sorriso è tornato degustando Stracciatella e Rufus, gusti che abbiamo scelto per l’occasione, perché entrambi uniscono colori, fragranze, sapori e consistenze diverse che però si completano in maniera molto armoniosa, diventando metafora di quella integrazione fruttuosa di cui Fallou si fa portavoce, ben lungi dagli esempi drammatici di immigrazione che sempre più spesso passano alla cronaca, generando timore e ostilità. In vece il nostro incontro si chiude con una gatta che le fusa al sole, immagine emblematica di pace ‘rubata’ alla poesia ‘Rufus’, scritta da Scarpellini e declamata dall’autore ai ragazzi. Ci sembra la conclusione perfetta: la diversità, preludio di felicità. Poi la parola è andata ai ragazzi, che. dalle intense emozioni e dalle molteplici sensazioni di questa mattina, hanno appuntato, sotto la guida dell’eclettico Scarpellini, in veste anche di educatore, un campo di parole, da cui sono nati, in classe e a casa, i loro versi, che hanno poi condiviso a maggio nella SMS Biblio.